Weekly Playlist N.28 (2021)

 

Alla fine della fiera, benché noialtri si cerchi sovente la sorpresa esattamente come il resto dell’umanità, sono pur sempre le piccole certezze quotidiane quelle che ti procurano il più radioso dei sorrisi, scaturito questa settimana da qualche clamorosa (dis)conferma proveniente dall’ormai irrecuperabile fronte live e sfociato in una playlist la quale, divisa tra i pregiati consigli redazionali e le promettenti anteprime estive, vede in buona parte di queste ultime una seconda passata ad opera di certi lavori che ci teniamo davvero a farvi sentire.
Legittimo allora iniziare con alcuni bei singoli a tema 2021 non soltanto futuri, a cominciare da quei Wolves In The Throne Room in arrivo il 20 agosto con Primordial Arcana”, atteso con ancor meno dubbi ora che c’è “Spirit Of Lightning” a dissiparne i ben pochissimi possibilmente rimasti a suon di echi folkloristici nordamericani. Casomai, da queste parti, c’è qualche perplessità su quanti dei nostri lettori abbiano in effetti provato gli svalvolati Grey Aura, da noi soltanto elogiati a dovere mentre il mondo esterno dimostra di tenere alle stramberie solo quando c’è il solito tam tam mediatico: risparmiate i soldi dell’erba olandese in realtà coltivata in Calabria e correte piuttosto a recuperare Zwart Vierkant”, allucinante affresco di cui “Parijs Is Een Portaal” non è che un misero quanto ammaliante acconto. Dopo appena una settimana tornano pure i teutonici Friisk, dei quali stiamo apprezzando il debut freschissimo di stampa …Un Torügg Bleev Blot Sand” così tanto da necessitarne oggi nella forma di “Mauern Aus Nebel”, ulteriore prova del tocco per nulla banale dei ragazzi. Ad incendiare le sterpaglie rinsecchite dal sole in questo torrido inizio luglio ci sono anche gli Elderblood dall’Ucraina, ovviamente infognati nel giro di Charkiv e giunti alla terza uscita di nome Achrony” presentata mediante “Virgin Land Plowed Over By Death” a tutti gli appassionati di manate slave sinfoniche sui ginocchi. Per via di quelle buffe circostanze che solo un portale eterogeneo (con giudizio) come il nostro può offrire, tra i tanti ottimi album editi proprio lo stesso giorno possiamo finalmente trovare il nuovo Inheritance” dei Musk Ox, campioni canadesi del reame acustico come ben spiega “Weightless”, traccia di chiusura nel disco e passaggio obbligatorio se si vuol godere appieno della raccolta odierna.
But wait, there’s more: nel caso ve la foste persa, Les Acteurs De L’Ombre ha rivelato una versione non definitiva dell’inedita “Les Vésanies D’Aymérigot Marchès” insieme ai dettagli di Pierres Brûlées”, ossia la prossima fatica degli amatissimi Aorlhac; siamo sicuri che i tanti sostenitori dell’act francese spuntati fuori nel 2018 saranno contenti, ed ora correte a mettere la proverbiale crocetta rossa sul 24 settembre.
Ultimamente tuttavia avrete facilmente notato la nostra propensione verso i consigli in fatto di musica pesante dati così a cuor leggero, certi quali siamo che alternare prelibatezze rinomate a sapori troppo poco diffusi sia il segreto per una dieta sana ed equilibrata: ergo ci abbiamo provato pure questo giovedì con due classici mancati di fine nineties affiancati a due EP del passato decennio di cui potreste come no aver sentito parlare. Tocca ai mai abbastanza lodati Hades aprire il fuoco tramite “The Dawn Of The Dying Sun”, omonima opener del fantastico opus del 1997 che ci indicò la via più oscura e norvegese possibile alla materia vichinga da principio maneggiata dagli svedesi; e sempre di antiche leggende si parlò l’anno successivo coi finnici Darkwoods My Betrothed di Witch-Hunts”, dal quale abbiamo estratto “Inside The Circle Of Stones” anche allo scopo di ricordarvi del venturo ritorno (!) di questi pregevolissimi signorotti a fine novembre. Spostiamoci ora nella rovente Spagna per due parole anche sugli Owl’s Blood, bella quanto volutamente schiva realtà che vi facciamo conoscere grazie al mini del 2012 Eerie Watercolors” contenente “Continuous Fragments Of The Past”, raccomandandovi un giro di ricognizione attraverso la loro piccola ma già notevole discografia. Senz’altro più famoso, eppure ben poco gettonato nel piccolo antro telematico in cui vi trovate, è GrimSpirit con la sua creatura Evilfeast a mettere il sigillo sulla puntata, giacché la calura imperante ci ha spinti a recuperare qualcosa dal suo catalogo optando per l’ultimo EP Isenheimen” rilasciato nel 2012, e graziato dalla qui presente “My Journey Into Cold Infinity” a rappresentare tutto il meglio di cui è capace il solitario polacco.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Hades“The Dawn Of The Dying Sun” (from The Dawn Of The Dying Sun”, Full Moon Productions 1997)

2. Wolves In The Throne Room“Spirit Of Lightning” (from Primordial Arcana”, Century Media Records 2021)

3. Grey Aura“Parijs Is Een Portaal” (from Zwart Vierkant”, Onism Productions 2021)

4. Darkwoods My Betrothed“Inside The Circle Of Stones” (from Witch-Hunts”, Spinefarm Records 1998)

5. Owl’s Blood“Continuous Fragments Of The Past” (from Eerie Watercolors” (EP), Titan Woods Productions 2012)

6. Friisk“Mauern Aus Nebel” (from …Un Torügg Bleev Blot Sand”, Vendetta Records 2021)

7. Aorlhac“Les Vésanies D’Aymérigot Marchès” (from Pierres Brûlées”, Les Acteurs De L’Ombre Productions 2021)

8. Elderblood“Virgin Land Plowed Over By Death” (from Achrony”, Drakkar Productions 2021)

9. Musk Ox“Weightless” (from Inheritance”, Autoprodotto 2021)

10. Evilfeast“My Journey Into Cold Infinity” (from Isenheimen” (EP), Amor Fati Productions 2018)

Michele “Ordog” Finelli

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